VENDERE UNA CASA AFFITTATA? VEDIAMO COME

Il mercato degli affitti ha retto bene alla crisi economica causata dall’emergenza sanitaria prodotta dal Covid – 19 almeno nelle medio-grandi città.

Tanti proprietari di seconde e terze case pensano però di vendere gli immobili-commenta Luca Vitale–per gli elevati costi di gestione (tasse e opere condominiali), paura che i prezzi delle case vadano a scendere in futuro, altre motivazioni diverse.
Allora ci chiediamo: è possibile vendere una casa affittata?

Si, è possibile vendere una casa già fittata.

Dunque l’inquilino (in gergo: conduttore). Ha per legge un diritto di prelazione nell’acquisto della casa, salvo rari casi. Cioè una volta reso noto sul mercato il prezzo di vendita dell’immobile, egli ha per legge diritto a essere preferito a tutti gli altri a parità di condizioni. Nel caso in cui invece egli non manifestasse interesse per la proposta, ha comunque diritto a restarci fino alla naturale scadenza del contratto d’affitto.

Il proprietario. Ha il dovere di informare l’inquilino della sua intenzione e capire le sue intenzioni in merito. Cioè apprendere se il conduttore, al prezzo fissato, è interessato o meno all’acquisto.

L’acquirenente non può assolutamente sfrattare l’inquilino prima della scadenza del contratto d’affitto. Quindi può comprarla ma non vi può entrarci direttamente per vivere.

Infine-conclude Vitale-per il proprietario, la vendita di una casa già affittata potrebbe essere un “valore aggiunto” solo in una circostanza. Ossia quella per cui la sua idea è quella di rivolgere la sua offerta a chi cerca case per uso investimento. In questo caso, infatti, potrebbe provare a spuntare giusto qualcosa in più sulla vendita.

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